Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



giovedì 28 giugno 2012

mercoledì 27 giugno 2012

Platonico ad Atene, 529 d. C.



Sii forte come la polvere, impara
dagli animali più spregiati
la maestà,
disimpara dal bello, dal giusto
che occhieggia tra le feritoie
l’umana facilità
ad abortire il dio.
Questo io ti comando, figlio mio,
con la ferula che tu vedi
oscillare di febbre.
Quando verrà il tuo giorno, il tuo silenzio,
sarò confutato volentieri
ma in segreto, quasi gabbando
me stesso, nel midollo consumato,
nel varco attento del cuore spezzato.

mercoledì 13 giugno 2012

Amico cuiusque segregati



Ciò che è nascosto – ditelo nei pozzi –
Attraversate il fiume delle lacrime
Sul legno delle povere parole –
Siate contenti del velame (basta
Come un volto il suo muro al vostro amore) –
Ritornate al teatro del dolore
Con misura implacabile, con gesti
D’animale e di cielo – siate desti
Nel borbottio degli inferi, tra i fiori –
Tutto vi chiede un limpido ragguaglio
Del sentiero calcato piede a piede –
Ma dalla morte effonderà il suo lume
Un sorriso tenuissimo, barbaglio
Di mondi strani e prossimi – è costume
Che si accolga lo scacco allegramente
Fingendo gloria tra i buchi del vaglio
Ostendendo la piaga al cuore assente –
È legge che lo strazio si trasmuti
In lucido metallo, in terra, in liuti –